Motto: "Si salvi chi può!"
Il Kenya è un posto pieno di niente situato in un continente desertico, che confina con altri stati di merda. Infatti, finiti i bei vecchi tempi della colonizzazione, nacquero molti stati, nazioni e repubbliche democratiche africane, messe lì alla cazzo di cane dai geografi tanto per rendere il mappamondo più colorato. È, tuttavia, lo stato più popoloso al mondo per quanto riguarda le zebre, gli gnu e le zanzare della malaria.
Anno di fondazione: Da quando sono emerse le terre, forse anche prima.
Etnie principali: Turisti 90%; Gente con la pelle scura 8%; Leoni 1%; Blatte 0,9%; Ciabatte 0,1%.
Lingua: Una per ogni abitante.
Moneta: Qualsiasi abbiano i turisti va bene.
Attività principale: Estorsione turistica; Costruzione case di merda secca.
EPOCA COLONIALE
La storia del Kenya è ricca, così ricca che l'hanno rapinata l'altro giorno e nessuno ne ha saputo più niente. I primi ad insediarvisi furono i Masai seguiti poi dagli inglesi, mentre gli esseri umani giunsero solo in un secondo momento.
Il Kenya non ha una vera e propria storia antica, ma abbiamo potuto reperire notizie attendibili relative alla regione. Le prime testimonianze sul Kenya ci giungono da un cartone della Disney; quelle scritte sono state estrapolate da manoscritti masai, una tribù di negri che viveva alle falde del Kilimanjaro, che descrissero l'arrivo degli europei. I manoscritti narrano di Frank il nero, che partì con i suoi seguaci, George il rosso, John il verde e Dylan il prismatico, per vagare tra gli oceani del sud senza meta. Giunsero così in una terra deserta, arida e inospitale e fecero ciò che qualsiasi persona di buon senso avrebbe fatto: fondarono una colonia e si sbranarono a vicenda.
Successivamente, gli inglesi preferirono estinguersi invece che continuare a vivere lì, ma qualcuno di loro comunque riuscì ad abituarsi e fondersi con le popolazioni indigene, cambiandone l'aspetto. Ciò spiegherebbe la presenza dei macachi: essi non sarebbero altro che inglesi diventati brutti, cioè più brutti, a causa delle condizioni climatiche. Persero inoltre l'uso del pollice opponibile, già limitato.
Nei primi anni coloniali tuttavia, gli inglesi stabilirono un naturale equilibrio con gli indigeni, portandogli doni e conoscenze della civiltà moderna dell'epoca, che andremo ad elencare qui di seguito.
Progressi civici:
La pena capitale
La schiavitù
Il salto del pasto (già largamente diffuso, ma migliorato col Fosbury)
Beni materiali:
Il frigo a pedali
Il cucchiaio
Il controller della playstation
In cambio, quei simpatici imperialisti, chiesero per loro solo di poterli sfruttare per decenni e di poterli trattare come bestie da soma, inquinando i loro territori cristallini con miniere di qualsivoglia materiale; ma solo dopo aver violentato la loro cultura ed averli derisi per il fatto che si vestivano come gli antichi romani; uno scambio equo.
GEOGRAFIA
Il territorio del Kenya è simile al cortile di casa tua se lo trascurassi per anni, con rifiuti sparsi qua e la, un tagliaerba arrugginito perso fra le sterpaglie, buche, sassi, ossa di dubbia provenienza, qualche rivista porno ed altre buche. Il Kenya è così lontano che non è visibile dal terrazzo di casa tua. Dal satellite potrebbe apparire come una macchia nera indistinta, ma tra gli scienziati c'è chi pensa che osservando il territorio col binocolo dopo aver tolto i tappi dalle lenti, si possano avere dei risultati.
FLORA E FAUNA
In Kenya le zanzare sono così grosse che nei negozi di insetticidi si vendono badili. Nelle camere da letto degli alberghi sono sempre presenti reti elettrificate intorno ai letti, per ovviare al fatto di essere succhiati da queste bestie immonde con la foga che adopererebbe un qualsiasi ministro delle pari opportunità.
Nel Masai Mara, propaggine keniota del Serengheti, sono tuttavia presenti molte bestie affascinanti, come i leoni, gli struzzi, le galline, i dinosauri, Giuliano Ferrara, gli gnu, le zebre, i leopardi, Platinette (spesso scambiata per il Kilimanjaro dai turisti), e tante altre bestiole con cui Piero Angela paga il mutuo.
SALUTE
In Kenya, il tasso di mortalità nei primi 5 anni di vita è così alto che molti imprenditori cinesi attingono direttamente da qui gli ingredienti principali per gli involtini primavera. La speranza di vita alla nascita è riassunta nel motto del paese. Le cure ospedaliere tipiche prevedono il vodoo, l'anestesia totale con un badile e stare a letto finché passa, se passa.
La causa principale di morte nei bambini che sopravvivono al periodo neonatale è la noia dovuta alla mancanza di costruzioni lego™, mentre gli adulti periscono spesso per via di pandemie del gomito del tennista. Altre cause di morte nei bambini sono la saliva di traverso, lo sniffare le formiche rosse con la cannuccia, il lanciarsi dalle rupi atterrando malino, il buio, l'indigestione di sassi e sterpaglie e l'essere scambiati per scimmie dai turisti che fanno il safari.
Umberto Veronesi ipotizzò qualche tempo fa che se i kenioti smettessero di bere acqua marrone la situazione potrebbe migliorare; ma vaglielo a spiegare che l'acqua in natura esiste anche trasparente. Sarebbe come spiegare a Valeria Marini che la raccolta differenziata non è quella sui conti bancari dei vari allocchi da cui si fa infilare ogni tanto.
CODICE STRADALE
In Kenya, guidare per strada provoca sensazioni simili all'andare sulle montagne russe mentre le stanno ancora finendo di costruire. Le patenti vengono assegnate dopo test severi suddivisi in orale, scritto e pratica. L'esame orale prevede domande del tipo: "Dopo quanti pedoni uccisi si vince la bambolina?" e "Qual è il tuo colore preferito?", mentre in quello scritto devi colorare senza uscire dai bordi. Nell'esame pratico il candidato viene indirizzato sulla carreggiata con un mezzo che è un incrocio fra una Duna della FIAT e una macchinina dell'autoscontro, quelli che sopravvivono ottengono la patente e delle mutande nuove.
ECONOMIA
In Kenya si vive principalmente di turismo, tanto che gli stessi indigeni a volte si fingono turisti per sentirsi più a casa. Il PIL del kenya è pari al reddito di Milva. Tuttavia, quant'è bella giovinezza che si fugge, i kenioti hanno deciso di darsi alle esportazioni di prodotti tipici incrementando così il PIL di alcuni punti percentuale. Tale strategia ha preso piede solo negli ultimi anni, ma sembra che i risultati siano così buoni che alcuni commercianti del posto stiano seriamente pensando di aprire la partita iva.
Nel video promozionale qui sopra, realizzato con i soldi dei contribuenti kenioti, sono illustrate in maniera chiara, eloquente e palesemente professionale, tutti i punti di forza di questa regione del mondo dimenticata da Dio, dalla Madonna e perfino da alcuni santi di cui non avete mai sentito parlare; tipo Sant'Aquila, Sant'Onorè e Santi Licheri.
IMPORT/EXPORT
"Mettere roba su scatolone grosso, poi scatola volare e io mangia!"
Professionista del settore, sull'esportazione.
Le esportazioni più gettonate del Kenya comprendono molte merci sicuramente non di contrabbando, ed animali come le scimmie cappuccino sicuramente non in via di estinzione.
A volte vengono anche esportati turisti rapiti, tutti interi o in parti separate, sicuramente non per chiedere un riscatto.
Per quanto riguarda le importazioni, il Kenya necessita di tutti i beni primari, come acqua potabile, (quella che loro definiscono non marrone), vettovaglie, magliette di calciatori, ciabatte e farmaci di reperibilità comune per noi occidentali, come la tachipirina, il moment e la cocaina.
TECNOLOGIA
Negli ultimi anni la moderna tecnologia sta arrivando anche qui, cioè non in questa pagina qua, ma proprio qui. Come affermano infatti importanti format tra cui Superquark, Atlantide e La prova del cuoco, sono avvenuti e stanno avvenendo importanti progressi scientifici, come la scoperta del sasso, della ruota e dell'usare la bocca anche per respirare. L'ingegneria civile inoltre ha fatto passi da gigante: l'abitazione tipica dei masai infatti, costituita al 98% da laterizi escrementizi, sta sperimentando l'uso della diarrea come malta.
Non vi sono notizie dell'impiego di cacciaviti e si ipotizza che i masai montino gli infissi delle finestre con le unghie dei piedi.
by Nonciclopedia