"Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema...."
da: - La mia Africa - di K. Blixen
Queste le sensazioni che si provano davanti a paesaggi infiniti, privi di barriere quando si attraversano le sconfinate savane, dove la natura si manifesta nelle sue forme più belle.....
Questo è il Kenya. Vasto quasi due volte l'Italia occupa la parte dell'Africa a cavallo dell'equatore. È facile distinguere tre grandi zone con caratteri ben delineati: gli altipiani delle White Highlands che rappresentano la parte più popolata e coltivata, le steppe aride che si trovano a nord popolate da pastori nomadi, ed infine la costa con le spiagge bianche meta di turisti, da Malindi a Mombasa per terminare all'incantevole isola di Lamu.
Il Kenya è sempre stato associato ai safari per il gran numero di parchi e riserve, in cui è possibile osservare tutte le specie della fauna africana in totale libertà. Non perdetevi i "big five" gli animali più rappresentativi come l'elefante, il bufalo, il rinoceronte, il leone e il leopardo.
Dalla capitale Nairobi in poco meno di un giorno si possono raggiungere alcuni dei parchi e riserve più conosciuti come il Maasai Mara - Amboseli - Tsavo Est - Tsavo Ovest - Samburu - Meru - Monte Kenya. Alla riserva Maasai Mara le probabilità d'incontrare e fotografare ogni tipo di animale è altissima, specie nel periodo estivo da metà Giugno a metà Settembre quando milioni di erbivori (gnu, zebre e antilopi) seguendo l'annuale migrazione arrivano dal vicino Serengeti e con essi i predatori.
Un discorso a parte meritano i laghi della Rift Valley, la grande spaccatura che divide in due il continente africano dal Libano al Mozambico per 9600 km. Sono dei santuari ornitologici con milioni di fenicotteri ed altri uccelli migratori che popolano i parchi di Nakuru - Bogoria - Baringo. Infiniti itinerari si possono organizzare partendo da Nairobi o dalla costa abbinando un soggiorno balneare ad un foto safari.
Se si desidera un approccio non solo naturalistico di questo paese, ma anche conoscere le diverse etnie, bisogna necessariamente puntare a nord direzione Lago Turkana detto anche "mare di giada". In questo paesaggio così imponente e selvaggio vivono diverse etnie che hanno saputo adattarsi e hanno conservato in maniera quasi intatta le loro antiche tradizioni. Sono i Masai, pastori del sud che come i cugini Samburu sono per la loro bellezza fisica i più fotografati. In particolare i giovani guerrieri "moran" armati di lance e pugnali, hanno il corpo dipinto con l'ocra e fantasiose acconciature. I Kikuyu agricoltori e grandi lavoratori vivono nella parte centrale del paese. Proseguendo a nord i Pokot e i Turkana, sovente in lotta fra loro per le razzie di bestiame, gli ultimi El Molo ormai quasi estinti, i Rendille e i Gabbra che attraversano il deserto del Chalbi con le grandi carovane di cammelli, alla perenne ricerca di acqua.
Arrivare fino al Lago Turkana è anche un viaggio a ritroso nel tempo, qui l'evoluzione dell'uomo ha lasciato segni indelebili e grazie all'antropologo R. Leakey è stato istituito il parco nazionale del Sibiloi con annesso il centro di ricerche di Koobi Fora.
* Per chi desidera un pò d'avventura consigliamo la pista che da Loyangalani sulle sponde del lago Turkana, passa per il deserto del Chalbi con i suoi ingannevoli miraggi e giunge al villaggio di Marsabit ultima cittadina kenyota a est. Arroccata all'omonimo vulcano le cui pendici sono coperte da una ricca vegetazione si può visitare il piccolo parco popolato da branchi di elefanti, scimmie e bufali, con due pittoreschi laghi. Per effettuare questo itinerario, bisogna essere autosufficienti per almeno 2 giorni da Loyangalani a Marsabit.
* Samburu lands: questo è un itinerario doc che Itinerari Africani segnala a chi vuole davvero entrare a contatto con una delle realtà più interessanti dal punto di vista culturale. Per i pastori nomadi Samburu, la cui vita è ancora legata a riti e credenze antiche, l'unico bene importante è il bestiame. Con esso si comprano le mogli e si acquisisce potere all'interno del clan. Il percorso si svolge su piste talvolta accidentate e sassose. Si parte da Nanyuki poi verso nord a Mararal, Morijo, Baragoi, Laisamis, Archer's Post e Oldonyiro, tutti centri dove è possibile incontrare i Samburu e visitare le loro manyatte. Sufficienti 7 giorni.
* Safari "Akuna Matata" è la versione classica e forse quella più collaudata per chi ama la natura e vuole provare l'emozionante incontro con gli animali selvaggi. Da Nairobi alla riserva Samburu (safari), quindi attraverso la Rift Valley i laghi Baringo (escursioni in barca) e Nakuru (safari) con i milioni di fenicotteri rosa. Si finisce in bellezza al Maasai Mara (safari) dove si è circondati da animali di ogni genere!! Itinerario privo di difficoltà, ampia la scelta tra hotel e campeggi. Quasi tutto in asfalto tranne all'interno dei parchi. Sufficienti 7 giorni.
* Segnaliamo due parchi magari meno famosi degli altri, ma hanno delle particolarità che li rende unici e da non perdere. Il parco Samburu ed il Meru. Il primo è nella terra dei pastori Samburu, l'Ewaso Nyiro il fiume marrone lo attraversa interamente e, nella stagione secca, branchi di elefanti vengono ad abbeverarsi qui tra i coccodrilli che infestano il fiume. Il campo sulle rive può rilevarsi " frequentato " di notte!!! La particolarità del Samburu sono alcune specie endemiche come la giraffa reticolata, o la zebra di Grevy dalle orecchie rotonde e dalle striature sottili. Anche il gerenuk, l'antilope giraffa dal lungo collo che si alza sulle zampe posteriori per mangiare i germogli sulle piante a 2/3 metri di altezza!! Il territorio del Meru è quasi tutto destinato agli animali, poche sono le interferenze dell'uomo. Qui tra una fitta vegetazione si trovano il rinoceronte nero e quello bianco, quest'ultimo vive solo in queste zone.